Risponde di omicidio colposo il titolare dell’albergo che non effettua la manutenzione degli impianti di riscaldamento che provocano la morte di due turisti per avvelenamento da monossido di carbonio

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Con sentenza n. 41555 depositata lo scorso 12 settembre, la Corte di cassazione, confermando la condanna della Corte d'Appello di Roma, ha sancito la responsabilità per il delitto di cui all'art. 589 c.p. nei confronti di un albergatore che aveva omesso di effettuare la regolare manutenzione del condotto di scarico verso l'esterno dell'impianto di riscaldamento della propria struttura, le cui esalazioni di monossido di carbonio avevano in seguito avvelenato due ospiti. Il proprietario dell'hotel, infatti, aveva "l'obbligo di verificare, prima di consentirne l'uso, che lo scaldabagno non cosituisse insidia per gli ospiti della stanza in cui esso era installato e di avvisare il responsabile della ditta incaricata dei lavori di ristrutturazione ed il direttore dei lavori dell'esistenza di un foro e di informarli altresì che lo stesso aveva la specifica funzione, solo a lui nota perchè non immediatamente riconoscibile all'esterno, di scarico di gas combusti provenienti dall'impianto scaldacqua installato nella stanza occupata dalle vittime".

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